Era fermo davanti al ritratto di Eleonora,
fermo a guardare ogni minimo tratto, gli occhi, il naso, le labbra.
Cosimo aveva sempre sostenuto che il lavoro svolto da Mantegna, pittore amico di Erik Volturi, dipingendo in quella tela sua figlia era da definirsi un capolavoro per quanto fosse reale e proprio per questo Cosimo era legato a quel quadro della figlia scomparsa ormai da tempo.
Ora quel quadro gli stava servendo per un altro scopo...l'assomiglianza con Vittoria, era stupefacente, per quanto la ragazza ora aveva un età diversa da quella di Eleonora ritratta, erano facile scorgere l'assomiglianza tra le due, sopratutto l'assomiglianza tra Vittoria e i vari componenti della famiglia Espero...
Ripensò per un attimo alla madre di quelle ragazze. Aveva così sempre parlato con lei di quella sua sorella rimasta a Fiesole che lei aveva pensato bene di dare lo stesso suo nome ad una delle due figliole, nessun altro certificato poteva essere più importante di quel nome. Sussurrò appena il nome della figlia, quasi a volerne il sentire il suono, sorrise...gli piaceva. Si sentiva felice in quel momento specie pensando alla notizia che presto avrebbe dato ai suoi altri famigliari. Non solo Vittoria, ma anche quel giovane con cui aveva fatto amicizia e preso in qualche modo sotto la sua ala protettrice...
Tempo al tempo pensò per un attimo, malgrado Taira si fosse allontanata provvisoriamente, la sua vita non doveva fermarsi e non si sarebbe fermata.
Guardo ancora il ritratto di Eleonora, la guardò negli occhi..sapeva di averla sempre vicino, ora ancor di più.